Non ti voglio come amico

Non ti voglio come amico
perché le tue carezze voglio che abbiano un calore diverso.
Non ti voglio come amico
perché voglio che i tuoi baci abbiano un sapore diverso
Non ti voglio come amico
perché le tue parole voglio che abbiano un colore diverso
Non ti voglio come amico
perché il tuo sonno voglio che sia accanto al mioamarsi

Il bacio

“Ma poi cosa è un bacio? Un apostrofo rosa messo tra le parole t’amo”.
Tutti conosciamo questa famosa frase. Ma leggendo tutto il brano estratto dal Cyrano De Bergerac di Edmond Rostand, io ho trovato molto più dolci , struggenti, più sensuali, più vere, più intime e definitivamente molto più vicine alla mia idea di bacio le seguenti parole: “Ma poi cosa è un bacio? Un istante di infinito…un mezzo di potersi respirare un po’ il cuore e assaporarsi l’anima a fior di labbra”.
Definitivamente.images (1)

Assenza

Ci sono assenze e assenze. Si, c’è l’assenza che è tale anche se travestita da presenza, camuffata da vicinanza. C’è l’assenza di chi, pur avendoti a fianco, vede solo se stesso, non riesce a provare un minimo di empatia, è troppo preso dai suoi pensieri per condividerli con te e accogliere i tuoi, è sicuro che tanto ci sei, e proprio non riesce a  capire, o non vuole farlo, i tuoi perché. E non sa, si perché092354110-b0aa2c0c-089c-4457-acc8-1d11a7be06ef non lo sa, che chi si assenta troppo, presto smette di mancare.

Cosa ci guadagno?

Un estratto da12933036_10209289397221482_1917783915857270486_nlle pagine più belle da ” Il piccolo principe”. L’incontro con la volpe.

” Vieni a giocare con me”, le propose il piccolo principe.
“Non posso giocare con te” disse la volpe, “non sono addomesticata”……….
” Che cosa vuol dire addomesticare?”
” Vuol dire creare dei legami…”
” Creare dei legami?”
” Se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo……….. la mia vita, sarà come illuminata. Conoscerò il rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in
fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color d’oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai
addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…”
La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:
” Per favore …..addomesticami”, disse.
“Se tu vuoi un amico addomesticami!”
Così il piccolo principe addomesticò la volpe.
E quando l’ora della partenza fu vicina:
“Ah!” disse la volpe, “…Piangerò”.
” La colpa è tua”, disse il piccolo principe, “Io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi…”
” E’ vero”, disse la volpe.
” Ma piangerai!” disse il piccolo principe.
” E’ certo”, disse la volpe.
” Ma allora che ci guadagni?”
” Ci guadagno”, disse la volpe, ” il colore del grano”.

Primavera

L’unica prepotenza che amo è quella della Primavera: il suo gemmare di verde, il suo spaccare la corteccia, il suo invadere di colori, il suo inondare l’aria di tepore e di profumi. E’ prepotente la Primavera, non chiede il permesso a nessuno. Non puoi fermarla, semplicemente arriva. Esplode la Primavera. E io sono felice…..Incominciamo da qui.flower-meadow-52086_640