Io volevo intimità
Tu volevi sesso
Io volevo complicità
Tu volevi sesso
Io volevo amicizia
Tu volevi sesso
Io volevo amore
Tu volevi sesso
Il mio cuore
lo ha creduto fortemente
… stupidamente
La mia mente
lo ha capito adesso
… lucidamente
Inutile
Inutile il tuo “Ma dai, mica ti avevo detto che ti avrei sposata”
Inutile… perché quello che io volevo non era certo sposarti.
Inutile… perché quello che volevo era solo credere al tuo “ti amo”
Inutile… perché quello che volevo era solo credere alle tue promesse ed alle tue parole
Inutile adesso il tuo arrampicarti sugli specchi, il tuo giustificarti….
Inutile… come vorrei essere io adesso per te
Argento vivo
“Avete preso un bambino che
Non stava mai fermo
L’avete messo da solo
Davanti a uno schermo
E adesso vi domandate se sia normale
Se il solo mondo che apprezzo
È un mondo
Virtuale
Io che ero argento vivo…
…Ho sedici anni e vivo in un carcere
Se c’è un reato commesso là
Fuori
È stato quello di nascere”
(Argento Vivo – Daniele Silvestri)
Sorrisi di cartone
L’illusione si fa pane e nutre occhi che non vogliono vedere ed orecchie che non vogliono ascoltare. Ed intanto la menzogna costruisce la sua trappola, il suo castello dorato, elargisce emozioni calcolate, regala gioie effimere e tesse la trama di una vita patinata fatta di sorrisi di cartone.