Ci sono persone che credevate amiche. Persone che vanno e vengono, che entrano ed escono dalla vostra vita, come e quando pare a loro, così, come niente fosse. Che ipocritamente vi adulano, vi stanno intorno, succhiano il meglio di voi e poi vanno via. E poi tornano ma non perché siete mancati davvero, non necessariamente, anzi quasi mai. Perché quando tornano lo fanno per la curiosità di sapere cosa è successo durante la loro assenza, o per noia, o perché serve loro qualcosa. Si, perché se sono riuscite a stare senza di voi vuol dire che sono state bene, non siete mancati. Sì, perché se avessero tenuto veramente a voi non si sarebbero mai allontanate, non sarebbero mai scomparse. Se avessero tenuto veramente a voi il silenzio che vi hanno imposto sarebbe stato assordante, insostenibile.
Se tornano, dopo questo lungo silenzio, dopo lunghe assenze è forse per coprire il vuoto lasciato da qualcun altro. Amici, non cascateci. Non siate sempre lì a braccia aperte come il padre verso il figliol prodigo. Voi non siete il padre misericordioso e loro non sono i figli persi e ritrovati. Gli assenti, quelli che tornano e pretendono di trovarvi lì dove vi hanno e come vi hanno lasciato, potevano impiegarlo meglio il tempo che hanno avuto con voi. Loro vi hanno semplicemente usati. I veri amici, ci sono, sempre.
Non sono assente. Sono presente altrove 