NUVOLE DI GABBIANI

La mia città,
in dolce abbandono sul mare distesa,
si sveglia con i colori delle rose
e a Morfeo si concede in quelli d’ambra.

Un crocifisso,
simbolo d’amore e dolore,
da una penisola
il suo popolo abbraccia

mentre un fortificato maniero,
imponente e forte,
domina e urla al vento
il suo imperiale vanto.
 
La nobile Regina,
come Narciso senza tempo,
si specchia in scie di mare
respirando l’aria di sale

e contempla il celeste soffitto
di pace silenziosa
di cirri rosati ricamato
come corredo di sposa

mentre uomini stanchi
nell’abbraccio sicuro
avvolti da nuvole di gabbiani bianchi
ritornano con i frutti del mare